Nelle ultime settimane vi abbiamo raccontato quali saranno le caratteristiche principali della nuova Ferrari, affrontando ogni zona della vettura sulle basi dei rumors riportati dai principali quotidiani e siti dedicati al mondo della Formula 1. Riassumendo, abbiamo visto come sulla Ferrari 2016 l’anteriore dovrebbe essere profondamente rivisto: sarà abbandonato il muso lungo della SF15-T e verrà adottata una versione più corta, che dovrebbe essere qualcosa di simile a quello Toro Rosso 2015. La sospensione anteriore, inoltre, dovrebbe essere modificata: si torna al passato, abbandonando la sospensione di tipo pull-rod a favore di una push-rod, che permetterà più agevolmente di lavorare sul set-up della vettura. Anche la zona centrale sarà rivista, con lo spostamento di diverse componenti nell’area Power Unit, in modo da ridurre le dimensioni della Power Unit e, conseguentemente, avere un posteriore più stretto e filante, agevolando l’aerodinamica. Saranno riviste anche le ali, sia anteriore che posteriore, ed anche il diffusore verrà modificato. Potete trovare maggiori informazioni leggendo il nostro articolo completo.
Man mano che ci avviciniamo alla presentazione della vettura, che dovrebbe avvenire il 19 febbraio, emergono nuovi dettagli sulla Ferrari “667”. Le informazioni più interessati riguardo il lato tecnica arrivano dalla Ferrari stessa: Massimo Rivola, una delle figure più importanti nel team da molti anni a questa parte, ha svelato come durante l’inverno i tecnici siano riusciti a chiudere il gap con la Mercedes riguardo il lato Power Unit, raggiungendo circa 900cv di potenza. A darci qualche dettaglio in più sul lato Power Unit è stato “Motorsport.com“: secondo l’edizione italiana del sito, la nuova vettura di Maranello, per far fronte all’aumento di potenza, necessiterebbe di ben due intercooler; il primo sarebbe posizionato all’interno del telaio, come diversi rumors indicavano nelle scorse settimane, mentre il secondo, di dimensioni ridotte, sarebbe posizionato nella fiancata sinistra. Altro interessante dettaglio sarebbe lo spostamento della frizione all’interno del cambio, in modo da ridurre le sollecitazioni e ridistribuire i pesi, permettendo di avere anche un’accelerazione più dolce in partenza. Rimanendo sempre sul motore, i ragazzi di “F1analisitecnica” hanno svelato che, nonostante il notevole aumento di potenza, i consumi sarebbero rimasti simili rispetto a quelli mostrati nel 2015: questa sarà un’ottima notizia per i Ferraristi, perché a parità di consumi ci sarà molta più potenza da sfruttare. Un altro dettaglio di rilevanza sarebbe l’intenzione di riuscire ad arrivare entro la fine dell’anno a portare la pressione all’interno della camera di combustione a circa 300 bar, partendo dalla base di circa 200 bar che gli ingegneri di Maranello sono riusciti a raggiungere durante l’inverno.
IL TWEET DI ‘F1Writers’ con quanto riportato da Motorsport.it
Concluso l’aspetto tecnico, i ragazzi di F1analisitecnica hanno lanciato un’altra indiscrezione: sulla Ferrari 667 sarà presente del bianco anche intorno all’abitacolo e all’airscope. La colorazione bianca, sin dal 2010, è sempre stata piuttosto evidente sulle monoposto del cavallino, in particolar modo sulle ali, sia anteriore che posteriore: questa colorazione continuerà ad essere presente anche sulla vettura del prossimo anno, legato sopratutto a questioni di sponsor con Santander, ma, a differenza degli anni passati, dovrebbe essere presente anche a centro vettura, riportando alla mente le monoposto del passato, come le Ferrari di Niki Lauda. Gli stessi hanno poi lanciato un’interessante iniziativa, lasciando spazio ai fan per creare una propria livella in base ai rumors riportati. A riprendere la notizia è stato “Autosprint“, che ha aggiunto qualche elemento in più: la decisione di modificare lo schema dei colori sulla Ferrari 667 potrebbe essere di Sergio Marchionne, in modo da poter differenziare, anche visivamente, la nuova vettura dalle precedenti, oppure di Maurizio Arrivabene. Autosprint ha poi proposto anche una propria versione della livrea 2016, aggiungendo anche il tricolore nella zona dell’airscope.