Durante le sessioni di test F1, sia pre che in-season, vediamo sempre molte monoposto girare in pista con degli “aero rakes“, ovvero vere e proprie rastrelliere per il montaggio di tubi di pitot.
In questo articolo vi spiegheremo cosa sono esattamente e a cosa servono.
Lo facciamo grazie anche alle parole di Yannick Ducret, Responsabile della Performance aerodinamica del Team Williams F1: “Gli ‘aero rake’ sono molto importanti per noi e si chiamano così perché è così che sono nati molti, molti anni fa. Sono stati usati solo nelle gallerie del vento ed erano solo un rastrello con una linea di sonde che passavano su e giù o da sinistra a destra per monitorare la qualità del flusso d’aria su una macchina”.
“Poi – ha spiegato Ducret – abbiamo iniziato a farli funzionare anche sulle auto e ora c’è un vero e proprio array, non più solo un solo rastrello. Ora ci sono molte sonde che ci aiutano a misurare la qualità del flusso d’aria in vari punti dell’auto”.
Il Responsabile del Team di Grove ha infine aggiunto: “Sono disponibili in tutte le forme e dimensioni, abbiamo gli aero rake molto piccoli per andare in luoghi che non si vedono nemmeno, come sotto il fondo della vettura. Poi abbiamo anche rastrelli molto più grandi che utilizziamo nei test, in quanto questi sono permessi nei test ma non in gara”.
Sia i piccoli che i grandi rastrelli sono utilizzati per posizionare tubi di pitot, ovvero delle sonde per la misurazione della pressione. Gli aero rake più grandi possono arrivare ad avere anche 500 sonde, per mappare in maniera precisa e definita il campo di pressione”.
Yannick Ducret, Williams F1 Team Head of Aero Performance