Terminato il primo weekend 2022, è tempo di analisi: Ferrari vince e convince, Red Bull si ferma sul più bello, Mercedes porta a casa punti importanti.
La F1 è tornata e, dopo due anni veramente deludenti, è tornata anche la Ferrari. C’era
attesa per il ‘Cavallino Rampante’ e più in generale per vedere queste nuove macchine così diverse
dal passato e così diverse tra loro. I test delle scorse settimane avevano fornito segnali preliminari
sullo ‘stato di salute’ delle vetture. Alla prima gara, alcune di queste sensazioni sono state
confermate, altre smentite. In ogni caso arriva una straordinaria novità: la conformazione di queste
auto favorisce i duelli in pista e il corpo a corpo, anche in curve dove prima era complicato tentare
sorpassi. Tale aspetto favorisce lo spettacolo ed esalta i tifosi.
FERRARI
La Ferrari, che già aveva impressionato nei test, è la grande protagonista del primo
appuntamento ufficiale. Per tutto il weekend del Bahrain la Rossa di Maranello si è mostrata veloce
e affidabile, in ogni settore e con qualunque mescola di gomme. Leclerc e Sainz hanno disputato un
weekend eccellente, già da venerdì. Il monegasco si è dimostrato più veloce dello spagnolo, che
offre comunque una prova di solidità. Leclerc si aggiudica meritatamente il grand chelem (pole,
vittoria e giro veloce in gara): terza vittoria del monegasco in carriera e prima doppietta dopo il
2019 (Vettel-Leclerc a Singapore, ndr.). Una vittoria che allontana due anni neri per il ‘Cavallino’,
frutto del duro lavoro di una squadra che, anche tra mille difficoltà, non ha commesso l’errore di
disunirsi. Bisogna partire da qui per avere la costanza necessaria per arrivare in fondo là davanti, ma
se il buongiorno si vede dal mattino…
RED BULL
Se la Ferrari è stata veloce ed affidabile, Red Bull è stata veloce, ma decisamente
inaffidabile. Verstappen è stato l’unico in grado di dare filo da torcere a Leclerc. Tra i due si sono
scatenate delle battaglie infuocate, prima in qualifica, poi in gara. Red Bull, a tratti, sul dritto si è mostrata leggermente più veloce della squadra di Maranello, in termini di velocità assoluta. In curva
invece, Ferrari è stata nettamente superiore. A pochi giri dalla fine però tre piloti su quattro
motorizzati Red Bull (con consulenze motoristiche di Honda ndr.) hanno avuto problemi di
affidabilità: prima Gasly su Alpha Tauri, poi Verstappen e Perez. Tutti e tre sono stati costretti al
ritiro nell’ultima fase di gara. Il team di Christian Horner, vicino alla Ferrari per tutto il weekend,
torna dal Bahrain con 0 punti e soprattutto con tanti interrogativi legati all’affidabilità.
MERCEDES
Hamilton e Russell possono salvare solo il risultato del weekend di Sakhir. La
Mercedes è molto in ritardo rispetto a Ferrari e Red Bull. La vettura si dimostra affidabile, ma
assolutamente non veloce. Il doppio ritiro di Verstappen e Perez permette a Hamilton di prendersi il
podio in maniera alquanto rocambolesca. Dopo una qualifica deludente, Russell chiude quarto, ma a
Brackley c’è ancora molto lavoro da fare. In un modo o nell’altro, comunque, Mercedes ha limitato i
danni e questo evidenzia tutta l’incertezza di questo campionato, dove nessuno può abbassare la
guardia.
Quest’anno sarà più che mai importante lo sviluppo delle vetture nel corso della stagione e occhio
alle possibili sorprese, specie su un circuito particolare come il prossimo. Nel weekend, in Arabia
Saudita, vedremo se il trend del primo Gran Premio sarà confermato oppure no e se emergeranno
degli outsider, come protagonisti inaspettati.
Scritto da: Samuele Fortino