La Formula 1 continua la sua trasferta nel continente americano e dopo aver assegnato entrambi i titoli a Red Bull e Max Verstappen, la lotta si sposta per la medaglia d’argento, dove Sergio Perez cercherà di conquistare punti importanti davanti al proprio pubblico.
Il tracciato di Città del Messico è iconico per la sua posizione in altura, ma per i tecnici Brembo, la pista è piena di insidie e forti frenate. l’Autodromo Hermanos Rodriguez si è guadagnato un punteggio pari a 4 nella graduatoria Brembo e questo significa altamente impegnativo per l’impianto frenante.
Delle 17 curve presenti su questa pista, ben 9 richiedono l’utilizzo dei freni e questo si traduce in quasi 16 secondi del tempo sul giro spesi con il pedale del freno premuto, ovvero il 20% del tempo di gara.
Le 9 frenate del tracciato messicano sono state divise dai tecnici della Brembo in: 4 altamente impegnative, 2 di medio impegno e 3 light, ma la frenata più dura di tutto il circuito è sicuramente quella che precede curva 1.
Le vetture arrivano con una velocità di 350 km/h e frenano per ben 2,61 secondi percorrendo 142 metri al fine di raggiungere i 113 km/h necessari per affrontare la prima curva. Il carico sul pedale del freno arriva a 138 kg, mentre la decelerazione raggiunge i 4,5 g.
L’alta quota di per se non influisce sul funzionamento dei freni, ma la rarefazione dell’aria contribuisce ad un minor rendimento di cooling per i dischi e pinze, con temperature che potrebbero raggiungere il punto di non ritorno soprattutto se un pilota passa molto tempo in scia ad un altro.