È morto questa mattina Mauro Forghieri, ingegnere modenese e carismatico personaggio dell’automobilismo mondiale e in particolare della Ferrari in Formula 1.
Tra i più stretti collaboratori di Enzo Ferrari, Forghieri era nato il 13 gennaio del 1935 e aveva 87 anni.
Iniziò a lavorare in Ferrari giovanissimo e, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria, nel 1962 diventò responsabile del reparto tecnico vetture da corsa. Con lui alla “guida”, la Ferrari vinse ben sette titoli mondiali costruttori e quattro piloti con John Surtees (1964), Niki Lauda (1975 e 1977) e Jody Scheckter (1977).
Gli anni di Forghieri resteranno nella storia come la striscia più vincente della Ferrari, prima dell’era Schumacher. Sono gli anni del mitico 12 cilindri Ferrari, voluto dal Drake e progettato con estrema passione dall’ingegnere modenese.
Al di là dei piloti che vinsero un titolo con le monoposto progettate da Forghieri, tanti altri piloti ebbero l’onore di guidare le sue vetture, come Jacky Icks, Gilles Villeneuve e Clay Regazzoni.
L’addio a Maranello avvenne nel 1987, anno in cui Forghieri lasciò la Ferrari per trasferirsi in Lamborghini dove progettò un motore aspirato V12 che partecipò al mondiale del 1989 con i colori della scuderia Larrousse. Dopo una breve parentesi in Bugatti, Forghieri fondò con alcuni soci la Oral Engineering.
Le corse e la Formula 1 furono la sua vita e anche i diversi libri da lui scritti sono lì a testimoniare come l’ingegnere modenese fosse sempre aggiornato e desideroso di trasmettere un sapere che aveva appreso in tanti anni di lavoro in fabbrica, a stretto contatto con il mondo delle corse e con tanti campioni a cui ha dato tanto, ricevendo in cambio la soddisfazione più bella per un ingegnere ovvero quella di vedere trionfare una sua creatura.