Le parole di Enrico Gualtieri, Head of Power Unit Area della Scuderia Ferrari, dopo la presentazione della nuova Ferrari SF-23 che disputerà il Mondiale 2023 di Formula 1.
Qui sotto il video integrale dell’intervista a Enrico Gualtieri e più sotto lo script in italiano con le parole del Responsabile della Power Unit Ferrari.
In un anno in cui le Power Unit sono congelate per regolamento, come avete trascorso l’inverno?
Enrico Gualtieri: “Il lavoro di preparazione alla nuova stagione è solitamente uno dei periodi più intensi dell’anno e anche questo inverno non ha fatto eccezione. Di fatto le PU sono congelate dallo scorso anno, fluidi inclusi, olio e benzina, e si possono fare modifiche solamente per affidabilità. Ma l’affidabilità è stato il nostro tallone d’Achille nel corso della stagione scorsa e di conseguenza abbiamo impiegato l’inverno per cercare di risolvere le nostre principali criticità, per cercare di raggiungere il livello di affidabilità richiesto. Questo è stato il nostro obiettivo per
il 2023 e di fatto su questa attività abbiamo improntato il lavoro invernale”.
In quali aree avete lavorato?
EG: “Gli interventi hanno riguardato principalmente le aree su cui abbiamo trovato le principali criticità nel corso della scorsa stagione. Quindi, ci siamo concentrati sul motore a combustione interna e sulle macchine elettriche. Al tempo stesso abbiamo comunque cercato di capitalizzare l’esperienza fatta in pista nel corso dell’ultima stagione e quindi abbiamo comunque lavorato su tutti i riscontri e i segnali deboli provenienti dai componenti della PU utilizzati. Questo ha riguardato chiaramente varie aree di progettazione di alcuni dei componenti, ma al tempo stesso abbiamo rivisto, dove necessario, anche alcune procedure di assemblaggio. E’ stato un lavoro che ha coinvolto tutte le persone della PU e insieme a noi i colleghi della Supply Chain e i nostri fornitori”.
Come vi siete organizzati?
EG: “Abbiamo lavorato in tutte le aree cercando di comprendere le cause alla base dei
problemi che abbiamo riscontrato in pista e di conseguenza abbiamo sfruttato tutti gli strumenti a nostra disposizione per cercare di risolverli. Di fatto è stato un lavoro che ha riguardato tutte le aree, dalla progettazione fino alla sperimentazione, includendo le aree operative, per cercare di testare nuove soluzioni in un tempo decisamente ristretto. Abbiamo comunque sfruttato l’esperienza proveniente dalla seconda parte della stagione dell’anno scorso, per poi far evolvere ulteriormente
alcuni dei componenti laddove necessario. E’ un lavoro di fatto che non termina mai e che si basa su un continuo miglioramento dei componenti per cercare di raggiungere il livello di affidabilità richiesto”.
Riscontri a banco ma che la pista deve confermare
EG: “Stiamo avendo alcuni riscontri positivi a banco su alcuni dei contenuti introdotti ma come al solito sarà la pista a dirci se avremo fatto un buon lavoro. Fino a quel momento dovremo continuare a concentrarci su noi stessi, a cercare di migliorare continuamente e a curare ogni singolo dettaglio in un lavoro di fatto che non termina mai”.