Il Gran Premio di Spagna non mente mai. Una monoposto con una buona performance a Barcellona è sinonimo che la stessa possa far bene anche su tante altre piste. La Ferrari esce oggi dal Montmelò molto ridimensionata nelle ambizioni mondiali ma soprattutto spaccata in due al suo interno, sul fronte piloti.
Nonostante scelte diverse a livello di strategia e di gomme utilizzate in gara, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno tagliato il traguardo del Gran Premio di Spagna F1 2024 nelle stesse identiche posizioni della partenza della gara, ovvero quinto e sesto. Il monegasco e lo spagnolo, come era successo ieri in qualifica, si devono arrendere anche oggi a Red Bull, McLaren e Mercedes.
Il fine settimana spagnolo, per certi versi, conferma quanto visto in Canada: la Ferrari è di fatto la quarta forza di questo mondiale e la possibilità di poter lottare nel mondiale costruttori con il team austriaco non sembra più un obiettivo realistico. Anzi, più che guardare la Red Bull là davanti (+60 punti), a Maranello devono cominciare a guardarsi alle spalle: McLaren è ora a “soli” 33 punti dalla Rossa.
Il ridimensionamento della Ferrari nasce dall’illusione che avevano regalato gli aggiornamenti sulla SF-24 e la vittoria al Gran Premio di Monaco, la gara più anomala del calendario, vinta più per “circostanze favorevoli” che altro.
Ridimensionamento a parte, la Scuderia del Cavallino Rampante esce da Barcellona anche con un problema in più. I primi screzi tra i due piloti, già visti nei primi Gran Premi della stagione, hanno toccato un punto di non ritorno in Spagna. A inizio gara infatti, in un momento di piena gestione gomme, lo spagnolo ha attaccato e superato il monegasco. Tra i due anche un contatto che avrebbe potuto compromettere il risultato della squadra.
A Leclerc non è piaciuto, a Fred Vasseur nemmeno ma Sainz, ormai seprato in casa in quel di Maranello, non ha più nulla da perdere e si giocherà tutte le sue carte da qui alle fine dell’anno. Messo da parte per fare spaziona Lewis Hamilton, il pilota spagnolo non starà più tanto a sentire briefing che parlano di non belligeranza tra i due piloti.
Cosa potrà fare una Ferrari messa così? Forse guardarsi alle spalle e forse guardare presto anche al prossimo anno!