Carlos Sainz l’anno prossimo non sarà più un pilota Ferrari. Lo spagnolo lo sa da tempo ma ha le idee mlto chiare su cosa fare in questo mondiale 2024 di Formula 1: i suoi obiettivi sono quelli di trovare il miglior sedile per la prossima stagione e per fare questo è fondamentale, ad ogni gara, dimostrare di essere un pilota veloce in pista e che sappia comunicare in modo adeguato fuori.
Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, chiuso con un buon quinto posto, lo spagnolo occupa la quarta posizione nella classifica mondiale piloti a soli 4 punti dal suo compagno di squadra. Sainz sa che qualora dovesse riuscire a sopravanzare in classifica Leclerc, la considerazione che “il paddock” ha di lui aumenterebbe ancora di più.
Inoltre lo spagnolo ha dichiarato in maniera convinta e decisa che quanto fatto dalla Scuderia Ferrari a Silverstone darà i suoi frutti in Ungheria, dimostrandosi uomo squadra al 100%: “Nella scorsa gara abbiamo fatto un investimento, abbiamo sacrificato la corsa rinunciando ad ottimizzare il pacchetto per quella pista ma ci siamo portati a casa talmente tanti dati che credo che siamo riusciti a trovare la strada”.
F1, le parole di Carlos Sainz in vista del GP d’Ungheria 2024 [ VIDEO ]
Secondo Sainz dunque occorrerà un po’ di tempo per tornare a lottare per la vittoria ma non vuole certo mollare: “Non siamo certo stati gli unici a soffrire nello sviluppo della vettura, basta guardare cosa è successo a tanti altri team. Probabilmente questo accade perché siamo al limite del margine di sviluppo con queste vetture e quello che ancora si può spremere da fondo e altre componenti lo si può vedere per davvero solo in pista, e non al simulatore. Sono convinto che ci sia la chance di tornare a lottare per la vittoria come è accaduto in Australia ad inizio stagione”.
Lo spagnolo ha infine parlato anche della pista dell’Hungaroring: “Una volta questa veniva chiamata ‘la Monte-Carlo senza muri’, ma ormai è un circuito da media velocità, mentre la pista di Monaco è rimasta da bassa velocità. È una divisione che non ha più senso. Di sicuro con queste macchine guidare a Budapest è diventato più divertente”.