Inizia oggi il 2025 di Andrea Kimi Antonelli con un test sul tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera. Il bolognese sarà alla guida di una delle vetture più dominanti della storia del team Mercedes, quella del 2020 trionfatrice con Hamilton e Bottas. La squadra di Brackley ha organizzato questo test aggiuntivo rispetto al programma predefinito dopo che la Federazione ha imposto una ulteriore limitazione anche sui test effettuati con vetture più vecchie di due anni rispetto a quelle in uso.
Kimi sulla W11, continua l’acclimatamento in Mercedes
L’arrivo di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes ha suscitato interesse in tutto il mondo della F1. Il bolognese ha stupito tutti per la sua scalata al vertice avvenuta in pochi anni, dopo essere stato messo sotto contratto da Toto Wolff quando era ancora un kartista di belle speranze. A Monza, in FP1, il primo contatto con la vettura 2024 aveva mostrato tutto il suo talento, nonostante il pesante botto alla Parabolica Alboreto.
Oggi, dunque, inizierà ufficialmente il suo 2025, alla guida della vettura che ha portato Lewis Hamilton a vincere il suo settimo Mondiale Piloti, l’ultimo, quello con cui è arrivato ad eguagliare il record di Michael Schumacher. Si tratta della prima uscita stagionale, che è però parte di un lungo programma che ha già visto Antonelli in pista durante la passata stagione, spesso alla guida delle vetture 2021 e 2022, prima ovviamente delle FP1 in Italia e Messico, oltre ai test post stagionali di Abu Dhabi. Ma, viene da chiedersi, perché il team di Brackley ha deciso di mettere Kimi alla guida di una vettura oggettivamente molto datata, e dalla concezione ben diversa rispetto a quella che si troverà a pilotare nel 2025? La ragione è da ricercare in una nuova limitazione dei test voluta dalla Federazione.
La stretta della FIA sui TPC
Ormai lo sappiamo da tempo: la F1 è l’unico sport di livello elevato in cui è praticamente impossibile allenarsi sul campo con i mezzi con cui si va poi ad affrontare il campionato. Fino all’anno passato, però, i team potevano sfruttare la possibilità di effettuare test illimitati con vetture vecchie di almeno un paio d’anni, cosa che tutti i top fanno in maniera imponente. La Red Bull aveva, per esempio, effettuato diverse giornate di prove a Imola con Verstappen alla guida della vettura 2022, in seguito al GP dell’Emilia-Romagna 2024, proprio per cercare di lavorare per migliorare i punti deboli della RB20.
Proprio questa situazione non è piaciuta alla Federazione, che è intervenuta imponendo un limite massimo ai TPC (Testing Previous Cars) di 20 giorni complessivi e 1000 km totali per ognuno dei piloti titolari. Un’ulteriore drastica riduzione, che sicuramente non ha fatto piacere a nessuna delle squadre. Mercedes, proprio per questo motivo, si è adoperata per aggirare questa nuova regola. Il test di Antonelli, infatti, sarà inquadrato nel programma THC (Testing Historic Cars), essendo condotto utilizzando una vettura di più di tre anni più “anziana” dei regolamenti attualmente in uso.
Una scelta importante quella del team di Brackley, che permetterà di salvaguardare chilometri e giornate per i test TPC stagionali, oltre a consentire ad Andrea di tornare a lavorare sulla F1 a tempo pieno. Non ci sarà da stupirsi se, nei prossimi, giorni, altre squadre adoteranno questo stratagemma per aggirare il nuovo limite imposto ai team dalla Federazione.